IRAN: LE NUOVE FRONTIERE COMMERCIALI POST-EMBARGO

7 June , 2016 Blog,News da SOA

Il termine dell’embargo quasi quarantennale verso l’Iran ha disegnato nuove possibilità commerciali a livello internazionale. Con la sospensione delle sanzioni verso Teheran a seguito dell’Implementation Day del 16 gennaio 2016quando l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica ha verificato l’adempimento degli obblighi circa lo sviluppo pacifico del nucleare da parte dell’Iran – le opportunità di mercato tornano a costituire una concreta opportunità per i paesi europei e per gli investitori internazionali.

Sono molti e ben percepibili gli effetti benefici che questa nuova apertura ha sui paesi europei. A differenza degli Stati Uniti, che hanno ridimensionato solo parzialmente le normative rivolte ai Paesi Terzi e non alle “US person”, in Europa sono diversi i settori merceologici che rientrano in gioco a pieno regime nei rapporti commerciali con l’Iran, tra cui spiccano le risorse energetiche: dal greggio al gas naturale fino ai prodotti petrolchimici, che possono ora essere acquistati e importati in Europa.

L’energia è dunque protagonista di questo ampliamento d’orizzonte, ma la soppressione delle sanzioni riguarda anche altre importanti categorie come lo Shipping (cantieristica navale e trasporti), il settore bancario, finanziario e assicurativo, la meccatronica, Software e IT, oro e metalli preziosi. Rimangono tuttavia diverse tipologie merceologiche tuttora sanzionate, tra cui software e tecnologie che rientrano nel settore “armi e tecnologia balistica”, beni e software destinati all’industria nucleare, beni a duplice uso (dual use), grafite e alcuni metalli grezzi o semilavorati e altre attività non conformi al Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA).
Cambiano gli orizzonti di mercato, dunque, e con essi anche le normative che modellano scambi commerciali. A partire dalla documentazione per l’import e l’export, soggetta necessariamente a una revisione delle disposizioni nei confronti del mercato iraniano. Un esempio è l’esportazione verso l’Iran di merci di origine statunitense in transito diretto dagli Usa (e quindi non sdoganate in Italia), per cui occorre una dichiarazione su carta intestata in allegato sottoscritta dal legale rappresentante della società esportatrice che riporti la non appartenenza della merce in questione alla categoria di prodotti e tecnologie a duplice uso (dual-use).

Partendo da queste necessità entra in gioco SOA, realtà che permette di mediare con le istituzioni di competenza e semplificare i procedimenti di richiesta dei documenti necessari per gli scambi commerciali e la loro autorizzazione, dalla richiesta dei certificati d’origine alle fatture per l’esportazione fino agli atti notarili per la costituzione di società estere, curandone la relativa traduzione e legalizzazione attraverso personale diretto presso gli enti di Rappresentanza consolare delle Ambasciate di Roma e i Consolati di Milano.