Certificato di origine e codice delle merci

11 February , 2013

Accade sempre più spesso che il cliente estero, in presenza o meno di lettera di credito, chieda che nel certificato di origine venga anche indicata la voce doganale dei prodotti.

Questa codifica è basata sul Sistema Armonizzato (Harmonized  System), predisposto dall’Organizzazione Mondiale delle Dogane (World Customs Organization). Il S.A. è  composto da sei cifre (es.: 8501 10 – Motori elettrici di potenza inferiore o uguale a 37,5 W), le cui prime due identificano il capitolo (85 –  MACCHINE, APPARECCHI E MATERIALE ELETTRICO E LORO PARTI, ecc.), le seconde due la voce (8501- Motori e generatori elettrici, esclusi i gruppi elettrogeni) e le ultime due la sotto voce (vedi sopra).

Le Amministrazioni Doganali  dei vari Stati che adottano il S.A. (quasi tutte), possono poi dettagliare ulteriormente la categoria merceologica interessata aggiungendo altre suddivisioni (es.: la Nomenclatura Combinata dell’UE raggiunge le otto cifre, nell’esempio in parola: 8501 10 10 – Motori sincroni di potenza inferiore o uguale a 18 W e così via).

Ne consegue che una voce superiore alle sei cifre suggerita dal cliente estero e citata nel certificato può, come sovente accade, non coincidere con il dettaglio del prodotto e la sua relativa classificazione comunitaria e  l’azienda rischia di vedersi rifiutare la convalida dello stesso.

Inoltre, accade spesso che il cliente suggerisca la citazione nel documento di una sotto voce doganale che, nell’ambito di una pur corretta codifica merceologica generale, implichi, rispetto ad altre analoghe, un’aliquota daziaria più bassa della locale Tariffa.

In questo caso, l’azienda italiana si renderebbe complice inconsapevole, nel Paese di destino, di un tentativo di contrabbando.

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