Certificato di origine: responsabilità civili e penali

6 June , 2018 Commercio Internazionale

Il certificato di origine è la documentazione obbligatoria per chi vuole fare commercio internazionale. Il certificato racchiude le informazioni relative al luogo di produzione delle merci, all’estrazione del materiale e alla fabbricazione dei beni. Oppure attesta l’ultimo luogo in cui è stata fatta una trasformazione sostanziale del prodotto.

Questa documentazione racchiude una serie di informazioni decisive per l’equilibrio del commercio, e il corretto trasferimento delle informazioni. Le istituzioni vigilano sulla compilazione di questi documenti ed è obbligo dell’azienda, che si occupa di commercio internazionale, conoscere le responsabilità civili e penali del certificato di origine. Cosa bisogna sapere? In questo articolo troverai le principali informazioni.

Le regole e le norme della Camera di Commercio

È importante sapere che ogni Camera di Commercio, organo che rilascia il certificato di origine, ha una propria prassi sul contenuto del documento in questione e sui criteri del rilascio. Basta vedere la sua natura giuridica, c’è un po’ di confusione: la Camera di Commercio di Milano si muove in un modo, quella di Roma in un altro.

C’è una mancanza di norme di legge e regolamentari precisi in materia. D’altro canto può essere giustificata l’impossibilità di emanare tali norme se si considera l’ampiezza e la mutevolezza della materia, costretta ad adeguarsi alla veloce evoluzione del commercio internazionale.

Certificato di origine dal punto di vista giuridico

Abbiamo dato delle indicazioni sul terreno in cui deve operare un’azienda che si occupa di esportazioni internazionali. Ora facciamo un po’ di chiarezza sulla documentazione e sulle responsabilità civili e penali del certificato di origine. Da un punto di vista giuridico, questo documento rientra tra gli atti della Pubblica Amministrazione che:

  • Non riproducono un fatto contenuto in pubblici registri.
  • Costituiscono il risultato di un’attività di accertamento del funzionario.
  • Impegnano la responsabilità dell’Ente che li rilascia.

Il certificato di origine è un atto pubblico in quanto la legge attribuisce alle Camere di Commercio la potestà certificativa in materia e la qualità di pubblico ufficiale al Funzionario camerale che svolge tale compito. In sintesi, la responsabilità è della Camera di Commercio e del funzionario che firma il documento.

Quali sono gli obblighi del richiedente nel certificato

A cosa serve il certificato di origine? Tale documento, emanato a seguito di un’attività di accertamento, indica dal punto di vista giuridico il paese di origine. E presuppone un giudizio – anzi, una vera e propria valutazione – da parte del funzionario camerale sull’attendibilità dei documenti presentati dal richiedente.

Di conseguenza, anche alla luce delle responsabilità emerse nel paragrafo precedente, la Camere di Commercio potrà chiedere tutti i documenti necessari per provare l’origine delle merci. E il richiedente deve soddisfare le richieste per avere il documento.

Quali sono, invece, i rischi che corre il funzionario

Come si comporta la comunicazione ufficiale in questi casi? Le norme del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Unioncamere sono semplici suggerimenti perché l’attività camerale di rilascio dei certificati di origine non può essere soggetta a sindacato da parte delle Amministrazioni.

Le Camere di Commercio hanno quindi ampia facoltà in materia. Questo passaggio, però, ha un rovescio della medaglia. Infatti, se il funzionario camerale rilascia certificazioni inesatte può incorrere in sanzioni di tipo civile e penale. Ecco quali sono.

Sanzioni civili del funzionario camerale

Rilasciando certificazioni inesatte, a causa di errato accertamento riguardo all’origine delle merci, gli enti possono incorrere in un comportamento colposo.

Ciò comporta violazione della norma primaria del neminem leadere che si risolve con un illecito civile ai sensi dell’articolo 2043 codice civile (Corte di Cassazione, sentenza n°1030 del 1990). Le conseguenze: obbligo del risarcimento danni a carico della Camera di Commercio e del Funzionario camerale.

Sanzioni penali del funzionario camerale

Il reato tipico che può essere consumato con il certificato di origine è quello di falso sia ideologico (art. 480 codice penale) che materiale (art. 477 codice penale), qualora si operino creazioni documentali contrarie al vero (origine della merce errata).

Il caso: sentenza della corte di Cassazione

Le nostre attenzioni rispetto ai potenziali rischi che si corrono nel lavorare sui certificati di origine possono sembrare eccessive. Noi abbiamo un’idea: operare in massima sicurezza, anche e soprattutto dal punto di vista legislativo. Perché, in caso contrario, il rischio è quello di dover pagare multe salate.

Quest’ultima non è una situazione così lontana dalla realtà. La Corte di Cassazione (sez. III Civile, sentenza 22 settembre – 10 novembre 2015) si è espressa con una sentenza molto interessante nei confronti della Camera di Commercio di Genova. Per approfondire puoi dare uno sguardo al documento ufficiale (scarica il PDF).

Responsabilità civili e penali del certificato di origine

È chiaro che per compilare un certificato di origine bisogna avere le competenze giuste per evitare errori e perdite di tempo. Spesso chi si occupa di commercio internazionale non può occuparsi della gestione dei documenti e ha bisogno delle indicazioni giuste per evitare responsabilità civili e penali del certificato di origine. Hai bisogno anche tu di indicazioni su questo argomento? Clicca sul bottone per avere maggiori informazioni.

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