Quando un’azienda si occupa di esportazioni o importazioni deve, inevitabilmente, conoscere e avere il proprio codice EORI (Economic Operator Registration and Identification). Ovvero una combinazione alfanumerica – in base al regolamento (CE) n° 312 del 16 aprile 2009 – che viene assegnato dall’autorità doganale a tutti gli operatori.
Chiaramente, le aziende che si muovono nel mondo delle esportazioni e importazioni hanno diverse domande rispetto al parametro. Qual è il mio codice EORI? Come posso ottenerlo e chi lo deve chiedere? Noi ci occupiamo, nella consulenza doganale, anche di questo aspetto e supportiamo i nostri clienti. Ecco tutte le opzioni da approfondire.
Il codice EORI (Economic Operator Registration and Identification) è un numero di identificazione unico assegnato alle realtà che svolgono operazioni di importazione o esportazione di merci nell’Unione Europea. La sua funzione viene introdotta e regolamentata dal Regolamento (CE) n° 312 del 16 aprile 2009, qui viene ricordato anche che il numero è unico ed esclusivo per ogni soggetto economico che lo richiede.
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Lo scopo del codice EORI è quello di semplificare e uniformare le procedure doganali, consentendo alle aziende interessate di essere identificati in modo univoco dalle autorità doganali di qualsiasi Stato membro dell’UE. Ricordiamolo, il numero EORI non ha alcuna valenza fiscale o per il pagamento di tasse ma solo per obblighi doganali.
Questo parametro viene utilizzato come riferimento nei rapporti tra aziende e autorità doganali in Europa. Ma anche per lo scambio di informazioni tra imprese e le diverse autorità doganali. Il codice con relativo numero è obbligatorio per tutte le imprese che importano o esportano merci ma ci sono delle eccezioni.
Questo parametro viene indicato nella fattura commerciale, nei moduli CN22 e CN23 se è necessario. Ora però vorresti scoprire qual è il tuo codice EORI e se ne hai già uno. Ebbene, puoi ottenere questa risposta andando sul sito web della Commissione Europea.
In realtà, un’azienda fiscalmente registrata in Italia per le operazioni intracomunitarie dovrebbe già avere il suo codice, diversamente la tua attività potrebbe subire ritardi o addirittura delle multe, per questo è sempre importante verificare i tuoi parametri.
Il codice EORI deve essere richiesto quando un operatore economico che non rientra nell’UE deve svolgere alcune operazioni doganali – tipo spedire – nell’Unione Europea. Oppure, quando un’azienda che ne fa parte deve esportare in paesi esterni.
Quindi, in linea di massima, serve quando ci sono rapporti con paesi diversi da quelli che fanno parte dell’Unione Europea. Anche se ci possono essere delle eccezioni. Per questo è importante sempre avere una buona consulenza sul tema.
Il formato del codice EORI è piuttosto semplice: si utilizza il codice del paese (IT per l’Italia) seguito da un identificatore unico che cambia in base al paese in esame: un codice fiscale, la partita IVA o un altro parametro definito dallo Stato membro. Ad esempio, in Italia abbiamo deciso di utilizzare il numero della partita IVA.
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Bisogna consegnare in un ufficio Ufficio dell’Agenzia delle Dogane la richiesta con l’apposito modulo. I tempi necessari per ottenere questo elemento sono minimi, al massimo qualche giorno lavorativo. Vuoi avere un supporto operativo su questo fronte e poter contare sul nostro aiuto per qualsiasi questione relativa all’esportazione?