Italia e Kazakistan rafforzano le relazioni commerciali

26 June , 2024 Commercio Internazionale

Italia e Kazakistan, paesi sempre più vicini. Una buona notizia per chi è abituato ad avere scambi commerciali importanti con questo paese dell’Asia centrale, uno stato transcontinentale da sempre al centro di rotte commerciali data la sua posizione strategica. La notizia è quella che viene riportata anche dal sito ufficiale del Governo.

Il nostro paese accoglie il presidente della Repubblica del Kazakhstan, Kassym-Jomart Tokayev. Il quale è stato impegnato in diversi incontri istituzionali. Ad esempio ha partecipato a tavole rotonde con rappresentati di governo e imprenditori, oltre ad aver incontrato i diversi dirigenti della FAO e del World Food Program.

Uno scenario economico interessante

Per capire l’importanza delle relazioni tra Italia e Kazakistan dobbiamo, per ovvi motivi, considerare quelle che sono le prospettive di crescita e la stabilità della regione.

In primo luogo parliamo di un’entità politicamente stabile e un paese sostanzialmente sicuro, esente da particolari tensioni sociali. Anche il sistema bancario è solido, non desta particolari preoccupazioni. Nonostante le tensioni che si registrano all’estero, vedi conflitto Russia Ucraina, l’ultimo rapporto della Banca mondiale prevede che nei prossimi due anni assisteremo a una crescita dell’economia kazaka.

 

Nello specifico, il prodotto interno lordo (PIL) reale della repubblica kazaka crescerà fino al 4,5 – 5% entro il 2025, grazie a nuove capacità di estrazione del petrolio. Una condizione che andrà a incidere positivamente sull’esportazione dei derivati e la lavorazione relativa all’industria petrolchimica: tutti settori che ci interessano.

Cosa è stato deciso durante l’incontro?

L’obiettivo: rafforzare le relazioni commerciali tra Italia e Kazakistan, un paese molto importante per noi in diverse occasioni e per molti mercati. Grazie a questo incontro è stato possibile rafforzare i punti già in essere e aumentare i campi delle relazioni tra le imprese italiane e kazake, anche perché questo paese è ricco di risorse.

esportazioni kazakistan

Esportazioni in Kazakistan – Fonte immagine

In primo luogo, come ricorda WikiPedia, è la prima economia dell’Asia centrale e il più importante produttore ed esportatore di petrolio nella Comunità di Stati indipendenti (CSI). C’è da aggiungere che possiede il 60% delle risorse minerarie dell’ex blocco sovietico: si distingue per l’estrazione di grandi quantità di ferro nel bacino di Kustanaj, carbone a Karaganda ed Ekibastūz, e diversi metalli molto ambiti in:

  • Industria elettronica e meccanica.
  • Automotive e settore navale.
  • Missilistica e aeronautica.

Alla luce di queste opportunità, Ispi Online ci ricorda che Italia e Kazakistan hanno recentemente siglato 16 accordi per implementare relazioni economiche nei settori dell’energia, delle infrastrutture, dell’universo agroalimentare, e di aspetti differenti nel mondo della difesa e della sicurezza. A seguito, è avvenuta la firma di 4 protocolli.

Sono degli accordi d’intesa tra gruppi industriali e assicurativi molto importanti e significativi dei due paesi. Questo, per le aziende italiane, si traduce in maggiori occasioni di commercio e di esportazione ma anche importazione. Operazioni che però devono essere seguite dai professionisti del settore per semplificare la burocrazia.

Quali sono le aziende coinvolte nei memorandum?

Per avere ben chiaro il quadro delle relazioni che sono state definite con questo incontro, lasciamo al lista delle aziende coinvolte nelle firme dei 16 memorandum tra Italia e Kazakistan (fonte Il Sole 24 Ore):

  • Sace/Development Bank of Kazakhstan;
  • Ansaldo Energia/Samruk Energy;
  • Ballestra/Samruk-Kazyna; Confindustria/Atameken;
  • Eni/Samruk-Kazyna; Maire Tecnimont/Samruk-Kazyna;
  • Cormatex/Kiid; Prosol/Qyzyljar;
  • Sace/ Development Bank of Kazakhstan;
  • Nuovo Pignone/Nc QazaqGaz;
  • Pietro Fiorentini/QazaqGaz;
  • Green Spark Italy/Eurasian National University;
  • Neos/Ministry of Transport;
  • Bonifiche Ferraresi/Agrofirma-Tnk;
  • Agip Caspian Sea Bv/Qazaqgaz;
  • Simest/Kazakh Invest.

Cosa deve fare un’azienda italiana?

L’aspetto più importante: avere un consulente doganale al proprio fianco per gestire le esportazioni nel modo più semplice possibile. Inoltre, può essere una buona idea semplificare il lavoro di gestione dei certificati di origine non solo con consulenze ad hoc ma con software pensati per automatizzare dei passaggi ridondanti. In modo da avere maggiori risorse da dedicare ad attività che richiedono la tua attenzione.