Cos’è la dichiarazione di origine preferenziale e come si compila

3 March , 2020 Capire la Burocrazia

Nell’ambito del commercio internazionale può essere necessaria la dichiarazione di origine preferenziale, un documento capace di attestare dove è stata prodotta fisicamente quella determinata merce. Non si tratta quindi di un elemento per definire il punto di partenza di una spedizione ma l’origine in senso stretto.

Da qui nasce la necessità, nel settore delle esportazioni, di approfondire l’argomento e capire come si compila una dichiarazione di origine preferenziale.

Cos’è la dichiarazione di origine preferenziale?

Si tratta di un documento scritto, su carta intestata del fornitore, che viene richiesto da chi acquista per documentare il paese in cui ha origine la merce che è stata venduta. Questo tipo di dichiarazione di origine può essere a lungo termine, massimo due anni, ma esistono anche soluzioni per singola fornitura.

Le regole di origine preferenziale si trovano nei protocolli degli Accordi di libero scambio stipulati dall’Unione Europea con numerosi paesi come Svizzera, Messico, Cile e altri ancora (in totale più di 30). Ottenendo la qualifica di originario, un prodotto potrà usufruire dell’abbattimento totale o parziale dei dazi nel paese accordatario.

Quando è utile la dichiarazione di origine?

Serve ad attestare l’origine delle merci quando il soggetto che esporta non produce direttamente il bene. Non è l’unica soluzione a disposizione, infatti questa procedura viene eseguita anche quando chi esporta la merce è anche il produttore.

Ciò avviene nel momento in cui la trasformazione è sufficiente a conferirne l’origine, e la dichiarazione di origine preferenziale funge da prova.

Come compilare la dichiarazione di origine

La mancanza dei requisiti della dichiarazione di origine preferenziale comporta la ripresa dei dazi e un inevitabile contenzioso tra gli attori della transazione. Ecco perché bisogna conoscere tutti i dettagli utili alla compilazione. Qualche esempio?

In primo luogo bisogna considerare che abbiamo due tipi di documento: quello per la singola fornitura e la soluzione a lungo termine. Prendiamo come caso da compilare la prima soluzione, ecco i punti più importanti da prendere in considerazione.

dichiarazione di origine preferenziale

Bisogna indicare il territorio in cui hanno origine le merci (Unione Europea, paese, gruppi di paesi…) e quello a cui fanno riferimento per l’osservazione delle norme che regolano lo scambio preferenziale.

Rispetto a quest’ultimo, il documento che riguarda la dichiarazione a lungo termine prevede un passaggio in più. Vale a dire quello che sottolinea la durata della documento.

Cos'è la dichiarazione di origine preferenziale e come si compila

È giusto sapere che, ai sensi Regolamento di esecuzione (UE) 2017/989, la dichiarazione a lungo termine deve suggerire tre date fondamentali. Vale a dire quella del rilascio in cui è stata compilata la domanda, senza dimenticare la data di inizio della validità.

Questa non può essere anteriore a 12 mesi o posteriore a 6 da quella del rilascio. Infine c’è la data di termine che non può essere posteriore a 2 anni dopo il rilascio.

Ovviamente questo percorso può essere seguito dai tecnici della SOA che accompagnano aziende e imprenditori verso la giusta compilazione dei documenti.

Documenti utili per la compilazione finale

Per semplificare le operazioni riportiamo tutti i documenti in italiano, compresi quelli relativi alla dichiarazione non preferenziale. Vale a dire un trattamento che, seppur non conferme ai beni preferenziali, possono avere l’origine nell’Unione Europea.