La redazione dei formulari per il rilascio dei certificati di origine

30 April , 2019 Capire la Burocrazia

La nuova normativa – che racchiude le disposizioni europee – sono state esposte dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con Unioncamere. Tutto ciò riguarda la creazione e il rilascio del certificato di origine, un passaggio fondamentale per le aziende che esportano oltre i confini dell’Unione Europea.

Il passaggio in questione, che si trova nella nota circolare n. 62321 del 18 marzo 2019, ha bisogno di essere conosciuta e approfondita al meglio. Perché ogni passaggio rappresenta un momento delicato per la gestione aziendale in virtù del processo di esportazione. Detto in altre parole, basta una piccola disattenzione per avere problemi in termini di sanzioni e ritardi della spedizione.

Tutto questo è da evitare per qualsiasi progetto, ecco perché abbiamo deciso di individuare i nodi più complessi da affrontare per l’imprenditore o l’azienda. E commentare, grazie ai nostri tecnici, in modo da rendere più semplice il lavoro necessario per il rilascio del certificato di origine.

Redazione dei formulari: istruzioni per l’uso

Il primo tema che vogliamo affrontare per aiutare l’imprenditore a districarsi in questo passaggio così delicato è quello della redazione dei formulari necessari per ottenere il certificato di origine delle merci. Stiamo affrontando, in altre parole, come deve essere compilata la domanda di richiesta alla luce delle ultime novità.

Novità che consistono, soprattutto, nella necessità di porre maggiore attenzione all’autocertificazione relativa alla documentazione che si accompagna al certificato.

certificato di origine

La sezione delle firme e dell’autocertificazione.

L’autocertificazione comporta una presa di responsabilità da parte dell’operatore che emette il documento. Quindi, quali sono i passaggi necessari per compilarlo al meglio? Affrontiamo i punti essenziali. Ricordiamoci, per introdurre, che il modulo del certificato di origine è predisposto in lingua italiana e in relazione alle esigenze del commercio anche in una o più lingue di altri Paesi dell’UE.

Fac-simile della domanda e del certificato

Dove trovo esempi di tutto ciò? Per avere un’idea del documento che si dovrà compilare puoi dare uno sguardo al modello digitale che puoi trovare cliccado su questo collegamento www.soa.it/fac-simile-formulario.pdf.

Chi si occupa della redazione dei formulari?

I formulari sono compilati dal richiedente (o da persona delegata) e la domanda (elettronica o cartacea, quando applicabile) è firmata dal legale rappresentante o da un procuratore con poteri di rappresentanza dell’impresa richiedente.

Come compilare i formulari: in quale lingua?

I formulari sono compilati in lingua italiana e redatti attraverso sistemi applicativi messi a disposizione dalle Camere di commercio. O con procedure di video scrittura elettronica se presentati in forma cartacea. I vari documenti – la domanda, l’originale e le copie – devono essere compilati in modo identico. Qualora, per esigenze commerciali, si presentino compilati in lingua straniera può essere richiesta una traduzione scritta.

Posso redarre il documento scritto a mano?

Solo in casi eccezionali sono accettati formulari scritti a mano, ma è richiesto l’uso di inchiostro indelebile e del carattere stampatello. Occorre segnalare, tuttavia, che alcuni Paesi non accettano la redazione manoscritta dei formulari.

Un dettaglio. Immediatamente sotto l’ultima iscrizione deve essere tracciata una riga orizzontale. Tutti gli spazi non utilizzati, inoltre, devono essere barrati per rendere impossibile qualsiasi ulteriore aggiunta. Ulteriore vantaggio del sistema informatico: non devi occuparti di tutto ciò perché viene impostato in automatico.

Indicare la merce e redazione dei formulari

Per dare maggior chiarezza al documento, per le merci di origini italiane è consigliabile  che ogni articolo riportato sulla domanda e sul certificato sia preceduto dal numero d’ordine. Passaggio importante: quest’operazione è obbligatoria per documenti con merci miste, che devono essere seguite anche dall’origine.

Come modificare il documento di richiesta

Il certificato di origine e la domanda non devono essere corretti con abrasioni o soprascritte. Le eventuali modifiche devono essere eseguite cancellando le indicazioni errate, che devono comunque rimanere visibili. Poi si può aggiungere, eventualmente, le indicazioni desiderate. Ogni modifica eseguita in tal modo deve essere approvata dal suo autore e vistata dall’organismo che rilascia il certificato di origine.

In nessun caso l’impresa può apportare modifiche al certificato di origine senza che la Camera di commercio le abbia approvate e convalidate. Questa è la procedura cartacea, con il processo elettronico ovviamente non è possibile rivedere il documento finale quindi è necessario rifare la procedura. Che, d’altro canto, è sempre più veloce e snella rispetto alla versione cartacea. Soprattutto se si usa Speedyco.