Chi opera tutti i giorni nel mondo delle esportazioni e importazioni di container via mare per il commercio internazionale, conosce anche il tema delle spese di stoccaggio. Come quelle di demurrage e detention.
L’argomento è fondamentale perché riguarda la capacità dell’azienda di ottimizzare i passaggi necessari per sdoganare i beni da vendere o acquistare senza incorrere in sanzioni, ritardi e spese extra.
Questo è un tema che conosciamo bene dato che ci occupiamo ogni giorno di consulenza doganale e documentazione necessaria alla vendita extra UE. Come, ad esempio, legalizzazioni e certificati di origine. Per questo è giusto approfondire il tema delle spese di demurrage e detention per un’azienda.
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Con questo termine intendiamo dei costi di trasporto che vengono imposti nel momento in cui si supera il tempo a disposizione all’interno del terminal portuale per le operazioni di scarico merce. In altre parole, quando una nave merci arriva in un porto ha a disposizione un certo periodo di tempo, nella maggior parte dei casi alcuni giorni, per utilizzare l’attrezzatura e gli spazi necessari.
Se questo limite non vene rispettato, scattano le spese di demurrage. Che non dovrebbero essere viste come una sanzione ma un costo aggiuntivo che serve a ricompensare l’armatore per il tempo extra che la nave resta ferma in porto e incentivare l’efficienza nei processi di carico/scarico.
I costi di demurrage non sono uguali per ogni entità portuale e logistica, vengono decisi in base al luogo nel quale ci troviamo e al tipo di attrezzatura che utilizziamo per lo scarico. Quello che dobbiamo ricordare è che questo tipo di costo viene imposto nel momento in cui ci troviamo sul suolo del porto.
Le tariffe di demurrage riguardano l’uso del termina portuale oltre il tempo franco (gratuito). E quelle di detention rappresentano i costi che la compagnia di navigazione impone per l’utilizzo dei container al di fuori del porto di arrivo. Superando, anche in questo caso, il periodo concesso a titolo gratuito.
Ampliamo la definizione: le spese di detention si applicano quando il container, ritirato dal porto, rimane troppo a lungo fuori dal terminal prima di essere riconsegnato alla compagnia di navigazione. In alcune circostanze si può parlare anche delle spese di demurrage e detention cumulate. Infatti, queste condizioni spesso si manifestano contemporaneamente a causa di continui ritardi e inefficienze.
Come ci ricorda la Confindustria, le tariffe di demurrage (ma anche lo storage) riguardano lo spazio portuale e quelle di detention l’utilizzo del container. Ma per quale motivo ci ritroviamo con queste spese extra? In molti casi, il problema riguarda cause di forza maggiore che non possono essere previste dai soggetti. Come ad esempio uno sciopero o una condizione complessa in termini geopolitici.
Altra causa fondamentale che può far aumentare le spese di demurrage, storage e detention può essere una gestione superficiale delle pratiche doganali necessarie per far transitare la merce.
Una documentazione errata, ad esempio, può provocare controlli approfonditi e ritardi a causa di sequestri dei lotti. Almeno fin quando non vengono risolti i problemi per la documentazione.
Se non possiamo anticipare condizioni straordinarie, di sicuro è nelle nostre possibilità affrontare i processi di import & export con la massima efficienza. Quindi curando tutti i dettagli che possono limitare eventuali ritardi durante lo sdoganamento e l’evoluzione delle spese di demurrage o detention.
Bisogna assicurarsi che il carico sia pronto, ma anche che la documentazione sia completa e senza errori. Molte aziende si rivolgono ai nostri consulenti e scelgono il servizio di gestione dei certificati di origine online: in questo modo gli errori si riducono e al tempo stesso anche i costi non preventivati.