Per auto-certificare la libera circolazione di un bene sul territorio nazionale, e il fatto che sia già presente sul mercato, spesso è necessario ottenere e allegare alla merce esportata un documento specifico. Parliamo dell’attestato di libera vendita.
Non tutti i paesi richiedono questo documento, e non per tutte le merci. Spesso la richiesta è subordinata all’esportazione di prodotti legati al mondo della cosmetica, degli integratori alimentari e della cura della persona (presidi medici).
Allo stesso modo, c’è in diversi casi la necessità di presentare l’attestato di libera vendita per alimenti specifici e vino. Perché avviene tutto questo? Quali sono gli aspetti da valutare e a cosa serve l’attestato di libera vendita? Ecco un approfondimento.
Argomenti
È un documento che attesta il fatto che un bene è già commercializzato nell’Unione Europea. Quindi funge da auto-certificazione per confermare che alcune merci sono già vendute liberamente sul mercato italiano ed europeo.
Questa richiesta viene fatta dall’esportatore alla Camera di Commercio nel momento in cui deve far entrare dei beni in un paese, extra europeo, che esige questa verifica per acconsentire alla commercializzazione sul territorio.
Da leggere: stampare il certificato di origine in azienda
Spesso si fa confusione tra attestato e certificato di libera vendita. Sono due documenti differenti: quest’ultimo, il certificato di libera vendita, è una conferma rilasciata dal Ministero Della Salute rispetto all’idoneità per la vendita di
L’attestato, che non sostituisce la certificazione del Ministero della Salute, rappresenta una conferma del fatto che il prodotto è già venduto sul mercato europeo.
A consentire l’entrata di alcuni prodotti nel mercato dei paesi che fanno questa richiesta. La lista dei beni sottoposti a questo tipo di attestato è variabile in base alle circostanze e alle richieste dei paesi. In linea di massima vengono inclusi i prodotti:
Per i medicinali è richiesta certificazione di prodotto farmaceutico, inoltre bisogna aggiungere che per ogni prodotto si richiede alla Camera di Commercio un attestato di libera vendita. Se ci sono più beni che ne hanno bisogno si eseguono più richieste. Infine, ricordiamo che l’attestato ha una validità di 6 mesi dalla sua emissione.
L’attestato può essere chiesto dall’esportatore alla Camera di Commercio a cui fa riferimento nel momento in cui è già stata eseguita la fatturazione, solo per i beni compresi nel suo oggetto sociale. Questo processo chiama in causa la compilazione.
Una compilazione del modulo che deve avvenire su carta intestata dell’impresa e con firma digitale. Poi bisogna allegare il tutto alla domanda che deve essere inviata alla Camera di Commercio via telematica. A questa domanda si inseriscono anche:
Queste ultime devono essere a clienti italiani o comunitari. Per avviare questa procedura è necessario un programma in grado di interfacciarsi con la Camera di Commercio. Per aiutarti lasciamo qui in download libero i modelli compilabili:
Per completare l’operazione la nostra proposta è SpeedyCo, il programma pensato per semplificare tutte le operazioni burocratiche legate alla vendita e all’esportazione internazionale della merce. Ecco come appare il programma nel momento in cui si processa l’attestato di libera vendita.
La schermata di SpeedyCo.
Oltre ad affiancare la tua azienda nella creazione e invio dei certificati di origine online, SpeedyCo può aiutarti in ogni fase del processo burocratico che ti vede impegnato con la Camera di Commercio. In questo modo, ogni passaggio risulta semplificato e velocizzato. A favore di un’efficienza maggiore anche in un’ottica di smart working.