Differenza tra origine non preferenziale e preferenziali delle merci?

29 December , 2022 Capire la Burocrazia

La differenza tra origine non preferenziale e preferenziale delle merci riguarda la presenza di accordi tra i paesi per la riduzione o meno dei dazi doganali.

L’esportazione e l’importazione di prodotti soggetti a origine non preferenziale sarà più onerosa sia in termini economici che burocratici. Quindi, in linea di massima, le imprese sono maggiormente incentivate ad avere rapporti economici con aziende che fanno parte di paesi con i quali ci sono accordi per l’origine preferenziale.

Dove nasce la differenza tra preferenziale e non

La differenza tra origine non preferenziale e preferenziale della merce prende forma dagli accordi tra paesi differenti. Che comunque non fanno parte della Comunità Europea dove c’è libera circolazione delle merci. La base di partenza è la relazione internazionale: se con un paese ci sono buoni rapporti, definiti da accordi commerciali con intese di interscambio, si impone un regime di origine preferenziale.

Che comporta delle agevolazioni in termini di dazi doganali in meno da pagare e una riduzione della burocrazia. Se tra due paesi non si sviluppano relazioni virtuose, anche per motivi geopolitici, si manifesta una condizione di origine non preferenziale. Quindi il commercio internazionale sarà più oneroso sotto tutti i punti di vista.

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Perdita status di origine non preferenziale

Le merci acquistate con origine non preferenziale perdono questo status se vengono lavorate in un paese e rivendute con una trasformazione sostanziale.

Ad esempio, se un’azienda italiana acquista prodotti dalla Cina – con origine non preferenziale – e li lavora in sede li può rivendere agli USA con origine preferenziale. Sempre che ci siano delle trasformazioni, secondo art. 60 e 31 Reg. UE n.2015/2446, atte a modificare il TARIC, la tariffa doganale.

Certificati di origine, come procedere?

Il tema della differenza tra origine non preferenziale e preferenziale delle merci riguarda anche la presenza o meno del certificato di origine. La regola è questa:

Nel momento in cui c’è l’origine non preferenziale serve il certificato per attestare ufficialmente e in modo incontrovertibile l’origine della merce. Il tutto per rispettare la burocrazia doganale. Se c’è origine preferenziale, il certificato non è richiesto.

Cosa deve comunicare il certificato di origine? In questo documento devono esserci tutte le indicazioni per identificare e descrivere le merci. Ad esempio si definiscono quantità, natura, peso lordo e netto. Inoltre si indica con chiarezza l’origine del paese.

Le aziende che lavorano a stretto giro con i certificati di origine conoscono l’importanza di questa documentazione e degli strumenti necessari per lavorare con precisione e velocità. Proprio come avviene con SpeedyCO. Ovvero il software per velocizzare e automatizzare i passaggi per emettere i certificati di origine online.