Novità per le aziende che esportano. Il Ministero delle Sviluppo Economico e Unioncamere hanno approvato le nuove linee guida (allegate alla nota circolare n. 62321 del 18 marzo 2019) per il rilascio dei certificati di origine e dei visti per l’estero.
Tra le novità c’è l’obbligo, per gli operatori inscritti al Registro Imprese, di presentare la domanda in modalità digitale dal 1 giungo 2019. Sei pronto ad affrontare questo cambiamento? Quali sono gli strumenti necessari per operare?
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Gli obblighi per rispettare le nuove regole proposte da MISE e Unioncamere sono diversi, e non sempre di facile applicazione. Per questo è utile iniziare a elencare i punti essenziali di questa procedura di richiesta telematica:
Alcune risorse da segnalare: per iscriversi al portale www.registroimprese.it è utile consultare la guida in formato PDF (la puoi scaricare qui) che ti lascia i passaggi più importanti. Ricorda, inoltre, che sul borsellino telematico bisogna caricare un importo in anticipo dal quale verranno tolti i diritti dei certificati richiesti.
Da leggere: come creare un certificato di origine in poco tempo
L’emissione del certificato d’origine prevede un costo di 5 euro per l’originale (diritti di segreteria) e per ogni copia aggiuntiva. In più si aggiungono 3 euro per ogni attestazione su fatture. Come avviene il pagamento?
Per il primo punto, vale a dire quello che prevede pagamento con carta di credito o bonifico, bisogna sottolineare che la procedura avviene attraverso la PagoPA. Vale a dire il circuito di pagamenti della Pubblica Amministrazione (breve guida in PDF).
Arriviamo al nocciolo della questione che ci interessa: come fare la richiesta telematica obbligatoria per il certificato d’origine? In primo luogo c’è bisogno di un computer con connessione a internet, ma questa è solo la base. Hai bisogno anche di:
Quest’ultimo dovrà firmare le richieste. Impossibile nascondere che molte aziende stanno riscontrando oggettive difficoltà per portare a termine il percorso.
Non si tratta di fare solo il certificato di origine ma anche di gestire firme digitali e pagamenti. Per un’azienda significa investire più tempo e risorse in passaggi burocratici. A meno che non ci sia un supporto che risolva i passaggi con semplicità.
I passaggi, come anticipato, sono complessi. Ma puoi snellirli utilizzando SpeedyCO oppure delegando a noi la trasmissione telematica dei certificati. Quali sono i vantaggi di utilizzare un servizio come quello che abbiamo studiato per te?
In primo luogo lavoriamo su tutto il territorio nazionale. Inoltre le aziende possono passare a noi la parte burocratica con una procura speciale e far firmare a noi la richiesta del certificato di origine. In questo modo i nostri esperti:
In questo modo i tempi necessari per la richiesta telematica obbligatoria si dimezzano. Se preferisci usare SpeedyCo, il sistema automatizzato per creare certificati di origine, ti mettiamo a disposizione user e password in modo da renderti subito operativo.
Inoltre ti seguiamo con la formazione per usare al meglio il sistema. Così puoi subito compilare la richiesta del certificato di origine e concluderla in 3 passaggi:
In questo modo la riceviamo, la controlliamo e spediamo il tutto alla CCIAA. Il tuo lavoro è finito qui. Con una semplice delega puoi lavorare con i nostri uffici, che diventano intermediari per la trasmissione telematica del certificato di origine.
In primo luogo le aziende che hanno commesse all’estero e che organizzano spedizioni quotidiane di merci e beni. Ovviamente in questo gruppo sono comprese le piccole e medie imprese che vendono i propri prodotti all’estero.
Non dimentichiamo, infine, gli spedizionieri doganali che gestiscono per i propri clienti ordini e certificati di origine. Anche questi professionisti usano i nostri servizi per velocizzare e snellire le procedure burocratiche. Ma quali sono i vantaggi concreti?
Detto in altre parole, con i servizi SOA puoi affrontare al meglio la richiesta telematica obbligatoria del certificato di origine. Vuoi maggiori informazioni?