Cos’è lo sdoganamento e come funziona

6 March , 2025 Capire la Burocrazia

Quando un bene acquistato in un paese differente arriva sul territorio nazionale deve passare dalla dogana per adempiere a una serie di passaggi burocratici che riguardano la sicurezza e il pagamento dei dazi doganali. Queste operazioni rientrano nella fase di sdoganamento della merce. Solo quando hai terminato questa fase puoi procedere.

E quindi puoi trasportare i pacchi o i container verso i tuoi magazzini e procedere con le relative operazioni di vendita o lavorazione. Cosa sapere in più su questo passaggio e quali sono le novità? In questo articolo troverai tutte le informazioni necessarie.

Cos’è lo sdoganamento, una definizione

Con il termine sdoganamento intendiamo i controlli doganali che devono superare le merci importate o esportate. Il risultato finale è l’ottenimento dell’autorizzazione per entrare o uscire da un paese e procedere con il processo commerciale attivato.

In Italia questo processo è attivato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e riguarda tutte le merci che provengono da paesi extraeuropei dato che in Europa c’è la libera circolazione delle merci. Ovviamente questo non significa che non ci sono controlli ma che cadono tutte le restrizioni in termini di dazi economici e barriere doganali.

Da leggere: cosa sappiamo sui dazi doganali in Gran Bretagna?

Come funziona lo sdoganamento merce?

Una volta arrivata a destinazione, i prodotti vengono controllati dagli agenti della dogana per verificare che siano conformi. Questo significa che avviene una lettura della documentazione allegata in modo da assicurarsi che tutto risponda alle esigenze legali.

Ogni paese extra UE ha le sue regole, ecco perché è fondamentale avere il contributo di un consulente doganale per evitare di dover pagare penali e subire ritardi a causa della merce non conforme bloccata in dogana. Il controllo riguarda anche questioni di sicurezza (antiterrorismo, commercio di sostanze illecite o non consentite).

Ovviamente, c’è anche la questione economica da superare con il pagamento dei dazi doganali. Quando questi passaggi sono superati, la merce viene sdoganata.

Dove avviene e quanto tempo ci vuole

Affrontiamo due passaggi pratici: lo sdoganamento in Italia, chiaramente, avviene negli uffici e nelle aree preposte dall’Agenzia delle dogane e dei Monopoli.

Poi dipende dalle circostanze: ad esempio, lo sdoganamento dei prodotti importati dalla Cina avviene spesso nei porti. Rispetto ai tempi, come funziona?

Si passa dalle 24 alle 48 ore ma i ritardi possono essere collegati a errori nei documenti. In questo contesto, l’intermediario doganale è fondamentale.

Novità al Testo Unico delle Leggi Doganali

Chiaramente, tutto questo segue una regolamentazione ben precisa, quella del Testo Unico delle Leggi Doganali (TULD). Il 4 ottobre 2024, però, è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 141/2024 che introduce le Disposizioni Nazionali Complementari al Codice Doganale dell’Unione che modifica e migliora la disciplina doganale italiana.

Superando in parte il Testo Unico delle Leggi Doganali del 1973, e riducendo il numero di articoli da oltre 350 a 122. Tutto questo per semplificare e armonizzare la normativa nazionale con quella dell’Unione Europea. Quali sono le novità del settore?

Riordino del sistema sanzionatorio

C’è una razionalizzazione delle sanzioni penali e amministrative con pene più proporzionate e dissuasive. Nel contrabbando abbiamo due macro-categorie: per omessa dichiarazione – le merci vengono introdotte, circolano o escono dal territorio doganale senza notifica dichiarativa – o dichiarazione infedele. Cosa significa esattamente?

Pur essendo stata presentata una dichiarazione doganale, vengono rilevate discrepanze su qualità, quantità, origine, valore o altri elementi per i diritti doganali.

Riconoscimento dell’IVA in relazione ai diritti

Il nuovo testo normativo ribadisce che l’IVA all’importazione è un tributo armonizzato e strettamente connesso ai diritti doganali, uniformando così il trattamento fiscale delle operazioni di importazione e semplificando la gestione degli adempimenti.

Potenziamento dello Sportello Unico Doganale

Il nuovo decreto rafforza il ruolo dello Sportello Unico Doganale e dei Controlli (SU.DO.CO.), migliorando il coordinamento tra le diverse amministrazioni coinvolte nei controlli sulle merci in entrata e in uscita dal territorio nazionale. L’obiettivo è ridurre gli oneri burocratici per le aziende e velocizzare le operazioni doganali.

Rafforzamento del contraddittorio pre-accertativo

Viene potenziato il diritto al contraddittorio tra l’amministrazione doganale e gli operatori economici prima dell’emissione di un accertamento, garantendo maggiore trasparenza e possibilità di difesa per le aziende coinvolte nel processo.

Responsabilità amministrativa delle aziende

La riforma incide sulla responsabilità amministrativa delle imprese. Le nuove disposizioni in materia di contrabbando e violazioni doganali impongono maggiore attenzione ai profili doganali degli scambi internazionali. Bisogna aggiornare i modelli di organizzazione e gestione (MOG) per garantire la conformità.

Cosa deve fare un’azienda per stare in regola?

Per affrontare al meglio le nuove disposizioni, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha pubblicato la circolare n. 20/2024 con i chiarimenti sulle novità introdotte.

Qui si trova una tabella di concordanza per le nuove disposizioni, oltre a istruzioni per gli uffici doganali. Chiaramente non basta. Le aziende che operano nel commercio internazionale devono rivedere e aggiornare i processi interni per assicurare la piena conformità ed evitare potenziali sanzioni per violazioni della normativa doganale.

Il rispetto delle nuove regole non solo garantirà la conformità legale, ma permetterà anche di ottimizzare i flussi logistici e doganali, migliorando l’efficienza operativa.