Per esportare in Angola tutti i documenti prima di essere presentati in ambasciata devono essere precedentemente vidimati dalla prefettura o dalla procura. Inoltre tutte le pagine del documento devono riportare il timbro di congiunzione ed è sempre necessaria la traduzione in portoghese.
Il documento idoneo ad attestare la definitiva importazione della merce in territorio angolano, ai sensi dell’articolo 17 del Reg. Ce 612/2009, è il Documento Unico che deve riportare il timbro e la firma della locale autorità doganale solo se è presentato in copia conforme all’originale.
In quanto se presentato in originale deve riportare solo una punzonatura a perforazione secondo quanto previsto dalle locali autorità interpellate.
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Il documento deve riportare nella casella 11, alla voce Codigo do Regime, il trattamento da dare alla merce importata. I codici per l’importazione sono:
In precedenza i documenti rilasciati e accettati erano:
I documenti in parola potevano essere presentati alternativamente, in quanto sono equipollenti. Tali documenti sono rilasciati dalla Direcao nacional das Alfandegas e devono essere debitamente timbrati e firmati dalla locale autorità doganale. Gli stessi devono contenere tutti gli elementi che possano far ricondurre il documento citato all’esportazione effettuata.
Per esportare in Angola sono necessari una serie di documenti per ottenere il via libera dalle autorità. Un consulente doganale ti può aiutare a gestire questi passaggi, in ogni caso ricorda questi punti essenziali:
Concentriamoci sul secondo punto. L’Angola non ha un regime doganale preferenziale ai prodotti UE ma i servizi doganali possono avere un documento EUR.1 con l’importazione di questi prodotti. Soprattutto quando questi siano inseriti nella creazione di un prodotto locale e riesportato verso l’Unione Europea. La dichiarazione dovrà essere inserita su una fattura, un buono di consegna o altro documento commerciale descrittivo.
Il SAISA può richiedere una traduzione giurata nei casi in cui ritenga di dover chiarire alcuni aspetti riscontrati nel documento. Ad esempio annotazioni apposte dall’autorità angolana sul documento o eventuale traduzione della descrizione del prodotto importato nei casi dubbi.
La traduzione giurata deve essere integrale, completa dei timbri apposti sul documento, e deve essere effettuata da un traduttore ufficiale, riconosciuto dalle competenti autorità giudiziarie italiane, il quale deve anche asseverare di aver fedelmente tradotto integralmente il documento.
I fogli che compongono la traduzione devono essere legati tra loro con timbro di congiunzione della autorità competente per territorio, e devono a loro volta essere legati al documento estero sottoposto a traduzione. Altri codici apposti sul documento unico hanno il seguente significato:
Questi beni della voce 61 non sono destinati al mercato angolano. I documenti possono essere prodotti in originale o copia conforme all’originale. La conformità all’originale può essere attestata nei modi previsti dal Reg. Ce 612/2009 e segnatamente:
Si fa presente che l’Angola non ha recepito ne la nomenclatura combinata delle merci ne il sistema armonizzato della nomenclatura doganale. Pertanto non si può avere corrispondenza tra il codice doganale comunitario e quello angolano a volte neanche per le prime quattro cifre del codice.
L’Angola è un paese situato nell’Africa sud-occidentale, affacciato sull’Oceano Atlantico. Con una superficie di circa 1,2 milioni di km², è uno dei più grandi paesi africani. La capitale, Luanda, è il principale centro economico e culturale del paese. L’Angola confina con la Namibia a sud, la Repubblica Democratica del Congo a nord, lo Zambia a est e l’oceano a ovest.
Dal 6 giugno 2013 l’ Angola prevede, per la prima volta che si viaggia nel paese, il rilevamento delle impronte digitali. Pertanto è necessario recarsi di persona all’ Ambasciata Angolana a Roma 15/20 giorni prima.
Dopo aver fatto la prenotazione on line, è necessario stampare la conferma dell’appuntamento ricevuta via mail e portarla con se al momento della consegna della documentazione così come al momento del ritiro. SOA può effettuare solo il ritiro con delega. I documenti necessari:
Serve anche invito su carta intestata da parte della ditta in Angola con i dati relativi al cliente e con la specifica del tipo di visto richiesto. Sullo stesso dovrà essere anche specificato che la ditta in Angola coprirà le spese.
Ecco una lista semplificata degli obblighi per ottenere un visto d’affari di breve durata per l’Angola:
Nota: il visto viene rilasciato entro 8 giorni lavorativi dalla consegna della documentazione.
L’Angola è caratterizzata da una grande diversità etnica e linguistica: il portoghese è la lingua ufficiale, ma sono parlate molte lingue bantu. La musica e la danza, come il kizomba e il semba, fanno parte integrante della tradizione locale. L’Angola è anche nota per la sua biodiversità, con paesaggi che variano dalle savane alle foreste pluviali, fino alle coste dell’Atlantico.
Dal 6 giugno 2013 l’Angola prevede, per la prima volta che si viaggia nel paese, il rilevamento delle impronte digitali. È necessario recarsi di persona all’Ambasciata Angolana a Roma almeno 15/20 giorni prima della data di partenza.
Dopo aver fatto la prenotazione on line, è necessario stampare la conferma dell’appuntamento ricevuta via mail e portarla con se al momento della consegna della documentazione così come al momento del ritiro. SOA può effettuare solo il ritiro con delega. I documenti necessari:
Tempistica per ottenere il visto turistico per l’Angola: 8 giorni lavorativi, non si rilasciano visti d’urgenza.