Il certificato di origine proforma è un documento che può servire a diversi scopi. Può essere usato per aprire una lettera di credito in alcuni paesi, ovvero una garanzia del pagamento che verrà effettuato. Inoltre il certificato di origine proforma è uno strumento di conoscenza delle condizioni di vendita applicate al cliente estero.
Spesso questo documento viene usato come sostituto del carnet ATA per merci in esportazione temporanea. Oppure per spedire merci in sostituzione di altra già inviate in precedenza ma risultata poi essere difettosa (merce in garanzia).
Qualora le autorità del paese di importazione temporanea esigano il certificato di origine (solitamente Paesi non aderenti alla Convenzione ATA), la Camera di Commercio nella quale è inoltrata la richiesta può rilasciare il documento dietro presentazione della fattura.
Questo è il caso delle fiere e mostre. Se il richiedente dovesse vendere tutto o parte della merce esportata in temporanea, dovrà emettere regolare fattura definitiva. E richiedere, a fronte di quest’ultima, il certificato di origine definitivo necessario ai fini dello sdoganamento della merce venduta nel paese di importazione.
In tutti i casi in cui viene emessa fattura proforma bisogna indicarne i motivi, sia nel corpo dello stesso sia con dichiarazione a parte su carta intestata a firma del legale rappresentante.
casella 5 osservazioni
È utile ricordare che nella casella 5 del certificato di origine, quella dedicata alle osservazioni, nel caso in cui si tratti di proforma va apposta la dizione specifica. Vale a dire certifico proforma.