Uzbekistan

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Oggi è fondamentale chiarire quali sono le procedure per ottenere visti di lavoro in Uzbekistan perché questo paese, insieme al Kazakistan, rappresenta un punti di riferimento per le esportazioni delle aziende italiane.

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Le nazioni dell’ex blocco sovietico dell’Asia centrale, infatti, soni un crocevia di interessi economici importanti, soprattutto per l’industria meccanica e tecnologica del nostro paese. Gli interessi per le aziende manifatturiere italiane, in Uzbekistan, è importante. Anzi, sotto un serto punto di vista sono estremamente utili all’import/export in Italia.

Ecco perché, secondo le elaborazioni ICE su dati ISTAT, l’interscambio commerciale tra Italia e Uzbekistan nel 2021 ha raggiunto livelli mai ottenuti in passato: su 405,7 milioni di Euro (+28,0%): siamo diventati l’11mo fornitore dell’Uzbekistan. Principalmente rispetto a prodotti tessili, macchinari per gli scavi nelle miniere, prodotti per l’agricoltura.

Legalizzazione documenti in Uzbekistan

Il primo punto da chiarire per chi vuole investire in esportazioni per l’Uzbekistan: come gestire la legalizzazione dei documenti? La buona notizia è che le operazioni, in questo caso, sono semplificate.

Infatti, non è necessaria la legalizzazione da parte del consolato in quanto il paese aderisce alla convenzione dell’Aja del 1961 quindi in sostituzione si può far apporre il timbro Apostille in prefettura o procura della Repubblica.

D’altro canto, per attivare una serie di procedure virtuose in termini di operatività si può valutare la richiesta di una consulenza doganale per evitare intoppi o problemi in fase di esportazione. Sempre in quest’ottica, SOA può aiutarti a gestire le certificazioni d’origine con software automatizzati come, ad esempio, Speedyco e Sprint.

L’Uzbekistan è un paese di riferimento per le esportazioni delle aziende italiane e per accedere nei confini di questo paese è necessario avere un passaporto con validità residua di 3 mesi.

Il nostro paese è tra i firmatari di un accordo con l’Uzbekistan – insieme ad altre 44 nazioni – per consentire a tutti i cittadini italiani di accedere sul territorio uzbeko senza necessità di visto turistico per affari o lavoro.

Il limite, però, è di 30 giorni. Poi bisogna chiedere all’ambasciata uzbeka a Roma il visto speciale. Ecco i documenti richiesti:

  • Passaporto con validità non inferiore a 6 mesi dopo la scadenza del visto.
  • 2 pagine libere sul passaporto.
  • 2 foto tessera a colori.
  • Modello consolare da compilare sul sito online visa application.
  • Lettera d’invito rilasciata del Ministero degli Affari Esteri.

Tempistica: 7 /9 giorni lavorativi. Per gestire visti di lavoro o affari in Uzbekistan per tempi superiori ai 30 giorni puoi contattarci per avere un supporto operativo con ambasciata e consolati dell’Uzbekistan in Italia.

Gli accordi internazionali con l’Uzbekistan hanno permesso all’Italia di ottenere una posizione di favore, insieme ad altri 22 paesi. Infatti, è possibile accedere in Uzbekistan anche senza visto turistico per permanenze non superiori ai 30 giorni. Basta avere un passaporto con 3 mesi di validità.

Per viti turistici di entità superiore bisogna interloquire con l’Ambasciata uzbeka a Roma o con i suoi consolati, anche se non è sempre facile gestire.

Per esigenze particolari, puoi contattare i nostri consulenti che ti possono aiutare a ottenere visti turistici per l’Uzbekistan superiori ai 30 giorni.

 

 

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