La bilancia commerciale è l’insieme delle esportazioni e delle importazioni che si registrano nel nostro paese. E che descrivono l’insieme di import ed export in Italia. Ovvero ciò che importiamo ed esportiamo. Il saldo commerciale è la differenza tra questi due parametri ed è un indicatore economico molto importante per approfondire.
Se dobbiamo valutare la condizione del paese in cui si opera è importante. Ma anche un’azienda deve conoscere bene i principali partner commerciali dell’Italia e approfondire quali sono i prodotti esportati o importati con maggior frequenza.
Chi deve investire deve poter pianificare in anticipo. Ecco qualche informazione in più su imp/exp. E sulle informazioni utili per conoscere a fondo la bilancia commerciale in Italia con relativi numeri sulle importazioni ed esportazioni.
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A quanto ammonta l’import e l’export in Italia? Qual è la dimensione delle importazioni che il nostro paese porta a termine? E quanto esporta? Partiamo da questo: l’Italia è una nazione che basa gran parte dell’economia sulle esportazioni anche se, nell’ultimo anno, abbiamo registrato un aumento generalizzato di entrambe le fasce.
Ovvero, si è importato ed esportato di più anche se nel 2023, per la prima volta dopo diversi anni, l’import ha superato l’export. Quindi c’è stato un saldo negativo della bilancia commerciale. Ecco i dati ufficiali del Ministero degli Affari Esteri con le statistiche dell’import/export delle merci in Italia dal 2013 al 2023 (dati parziali).
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Con quali paesi europei e internazionali l’Italia mantiene le principali attività di importazione ed esportazione? La risposta arriva da questo secondo grafico con tabella dati che sintetizza i principali attori dell’export e dell’import nazionale.
Iniziamo dalle esportazioni. Il principale paese che importa dall’Italia è la Germania che incide per un 12% sulla quota totale. Poi abbiamo gli USA e paesi europei come la Francia, la Spagna, il Regno Unito, la Svizzera e il Belgio. Interessante l’importazione di Cina e Turchia che fa un balzo in avanti del 40% rispetto al passato.
Ecco in che paesi esporta l’Italia. Ma quali sono, invece, le principali fonti dell’importazione in Italia? Dove acquistiamo i beni e i prodotti che non produciamo o che conviene acquistare all’estero ma non produrli nel nostro paese?
Ecco i paesi che esportano di più in Italia. Con la Germania la relazione è stretta anche in questo caso poi il secondo posto spetta alla Cina. Interessante notare aumenti superiori al 100% con paesi come Azerbaigian e Qatar ma anche con la Norvegia.
La squadra composta da Lombardia, Emilia Romagna e Veneto resta sempre ai primi tre posti tra quote principali di importazione ed esportazione. In più si aggiungono Piemonte e Lazio. Fanalino di coda: Calabria, Valle d’Aosta e Molise.
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Ancora un dato importante per capire il mondo delle importazioni e delle esportazioni in Italia: quali sono i beni che hanno maggior attenzione rispetto a queste dinamiche. Ad esempio, cosa importiamo con maggior frequenza da questi paesi?
Non è difficile immaginare, soprattutto in questo periodo in cui si vive una condizione di instabilità geopolitica, che il primo materiale importato è il gas naturale.
Con un aumento del 178%. Poi abbiamo prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie. Al terzo posto troviamo il petrolio greggio. Poi metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi.
Cosa sappiamo invece delle esportazioni? Gli altri paesi acquistano dall’Italia medicinali e preparati farmaceutici ma anche una gran quantità di macchine con scopi differenti. Una parte importante va all’export di abbigliamento, scarpe e cuoio.