L’accordo commerciale tra l’Unione Europea e alcuni paesi del Sud America come Colombia, Perù ed Ecuador ha come scopo la semplificazione dei rapporti commerciali. Nello specifico, l’accordo prevede la liberalizzazione progressiva e graduale dello scambio di merci e di servizi, la facilitazione reciproca degli investimenti, l’apertura del mercato degli appalti pubblici, la tutela dei diritti di proprietà intellettuale.
Il timing e lo sviluppo di questo accordo commerciale prevede alcune tappe specifiche: è stato applicato in via provvisoria con il Perù dal 1 marzo 2013 e con la Colombia dal 1 agosto 2013. Il 1 gennaio 2017 anche l’Ecuador ha aderito all’accordo. Quali sono i principi essenziali di questa ratifica?
Argomenti
Come ci ricorda la pagina dell’Unione Europea, questo accordo ha come obiettivo la possibilità di rendere più accessibili i mercati e aumentare la stabilità delle relazioni commerciali tra UE e America Latina.
Inoltre, la firma condivisa di questo Accordo tra Unione Europea, Colombia e Perù – senza dimenticare Ecuador – individua le basi per una liberalizzazione reciproca attraverso un’area di libero scambio. In modo da aumentare il volume degli affari e i benefici economici per entrambe le parti.
L’aspetto fondamentale riguarda la liberalizzazione commerciale, principio per implementare il volume degli scambi. L’accordo commerciale UE-Colombia-Ecuador-Perù comprende diversi punti.
In primo luogo abbiamo la rivisitazione tariffaria totale o parziale, più alcuni prodotti esenti da dazi sostanziali, e l’eliminazione degli ostacoli normativi o tecnici non tariffari. In più possiamo aggiungere l’introduzione di misure di facilitazione degli scambi nelle procedure di sdoganamento.
Da leggere: agevolazioni con l’accordo commerciale Unione Europea e Giappone
L’accordo ha dei risvolti dal punto di vista dell’impegno dal punto di vista sociale e dell’ambiente. La firma impegna le parti a rispettare i diritti umani, compresi quelli del lavoro, e la protezione dell’ambiente.
Altri aspetti fondamentali da ricordare? Ci sono dei passaggi di questo accordo commerciale tra Unione Europea, Colombia, Ecuador e Perù in cui si prevede che ciascuna parte definisca gruppi o comitati consultivi per questioni attinenti il lavoro, l’ambiente e lo sviluppo sostenibile sul territorio.
Perché è un’opportunità per gli esportatori: meno dazi, meno paletti, più commercio. Questa è la base per agevolare le imprese che si occupano di import ed export nel percorso di miglioramento.
Siamo in presenza di un’inversione di tendenza nei rapporti con i Paesi dell’America latina. In passato, esportavano i loro prodotti nell’UE con imposizioni ridotte o nulle in quanto appartenenti al Sistema delle Preferenze Generalizzate, ma applicavano alle nostre merci dazi altissimi. Cosa cambia adesso?
Come avvenuto anche per i rapporti commerciali tra Turchia e Unione Europea, grazie a questa firma abbiamo un contesto imprenditoriale più stabile, migliori condizioni per gli scambi attraverso nuove norme su concorrenza, trasparenza e i diritti di proprietà intellettuale, dazi doganali ridotti o nulli per quasi tutte le merci e un accesso agevolato agli appalti pubblici e ai mercati degli investimenti,