Quali sono i documenti necessari per le esportazioni extra Unione Europea?

3 November , 2023 Capire la Burocrazia

Esistono diversi documenti doganali per esportazione extra UE e chi si affaccia nel commercio internazionale deve avere il quadro chiaro delle necessità burocratiche da rispettare. Altrimenti si rischia di perdere tempo e investire male le risorse.

Cosa dobbiamo fare? Avere un export manager in azienda può essere la soluzione ma prima bisogna avere ben chiaro il quadro della situazione. Anche perché spesso le richieste cambiano in base al paese o al tipo di merce trattata nella compravendita.

Distinta di carico

Questo documento per esportare extra Unione Europea è emesso dal venditore e include una serie di informazioni riassuntive:  numero della fattura, tipo e quantità dei pacchi, descrizione del contenuto, i dettagli del contenitore in cui si trovano i beni.

Certificato EUR 1

Per alcuni paesi è necessario il certificato EUR1 che permette di avere un regime tariffario preferenziale se le merci sono di origine comunitaria. In altre parole, questo meccanismo consente di avere dazio ridotto o nullo in base alle circostanze. La responsabilità è di chi emette il documento e la lista dei paesi allineati è sempre online.

Carnet ATA

Il Carnet ATA serve a facilitare il movimento delle merci e rientra tra i documenti doganali per esportazione extra UE e serve in occasioni specifiche ma solo per i paesi che fanno parte della convenzione ATA (Admission temporaire / Temporary Admission).

Quando serve questo documento? Si usa per agevolare l’esportazione temporanea di merci per occasioni in cui i beni devono tornare in sede. Di solito il Carnet ATA lo ritroviamo quando si tengono fiere, mostre, visite per mostrare campioni.

Il punto di forza per chi può usare questo strumento: si consegna il Carnet ATA agli uffici doganali e si bypassa l’obbligo di depositare diritti o prestare una cauzione.

Fattura commerciale

Uno dei documenti per l’esportazione che devi avere ben presente nel momento in cui decidi di avviare una procedura. Per evitare problemi alla dogana, la fattura commerciale deve essere tradotta nella lingua richiesta dal paese di destinazione.

Ovviamente questo documento deve avere tutte le informazioni necessarie per chiarire eventuali richieste da parte delle autorità. Quindi devi riportare la ragione sociale con indirizzo dell’esportatore e del destinatario. Poi servono descrizione, termini di reso, quantità e prezzo della merce comprese tutte le procedure per gestire l’IVA.

Quando consegni la fattura per l’esportazione non dimenticare mai il nome dello spedizioniere. Indica anche gli oneri accessori e paese di origine della merce.

Trasporto e assicurazione

Il documento di trasporto è una lettera di spedizione via mare, aria, treno o strada. Dimostra che il venditore e chi si occupa del trasferimento hanno un accordo per spedire i beni. Soprattutto, certifica che chi trasporta ha preso in carico la merce da spedire in tempi specifici. Serve anche il certificato di assicurazione.

Alcuni documenti specifici

Abbiamo la watch declaration per chi deve esportare orologi negli Stati Uniti, l’indemnity letter per esportare merce nei paesi sanzionati dall’ONU che serve a sollevare lo spedizioniere da qualsiasi conseguenza e due elementi necessari per la sicurezza: Iata declaration, destinato alla conferma del fatto che non si trattano merci pericolose (tipo esplosive), Lithium battery declaration per commerciare le batterie.

Attestato di libera vendita

Tra i documenti doganali per esportazione extra UE opzionali, non sempre necessari, abbiamo l’attestato di libera vendita. Alcuni paesi extra Unione Europea richiedono questo passaggio per confermare che i prodotti esportati da un’azienda italiana possono essere venduti sul territorio nazionale e negli altri paesi UE. Chi lo rilascia?

Questo documento lo puoi ottenere con la Camera di Commercio locale su domanda dell’esportatore su carta intestata. Il documento attesta che i prodotti sono conformi alle leggi sulla salute e sicurezza in vigore e non sostituisce certificazioni specifiche.

Da leggere: paesi con certificati di origine particolari

Certificato di origine

Il certificato di origine serve a dimostrare da dove viene la merce e si ottiene presso la Camera di Commercio. Questo documento è fondamentale per le esportazioni.

Non può essere gestito con superficialità perché un errore può portare a rallentamenti e problemi di passaggi in dogana. Ecco perché noi possiamo aiutarti in modi diversi a lavorare su questo fronte, sia con consulenze mirate che attraverso la fornitura di software dedicati come SpeedyCO che automatizza una parte dei processi.