La PEC è obbligatoria per gli amministratori di società

31 January , 2025 News da SOA

C’è un nuovo passaggio da rispettare se sei a capo di un’azienda: ora la PEC è obbligatoria anche per gli amministratori di società già costituite.

Questo sistema di invio e ricezione dei messaggi di posta elettronica è entrato ormai, da diversi anni, nel dizionario degli obblighi per partite IVA e aziende.

Già dal 2020 la posta elettronica certificata era obbligatoria per tutte le imprese costituite i modo da avere un canale per comunicare con la pubblica amministrazione e le aziende in forma ufficiale. Questo sistema garantisce invio e ricezione con valore legale e si può paragonare a una raccomandata con avviso di ricevimento.

Ricordiamo che la PEC è regolamentata dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) e viene utilizzata per comunicazioni ufficiali tra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. Oggi, però, è obbligatoria anche per gli amministratori di società.

Una direttiva della legge di Bilancio 2025

La legge di bilancio del 2025 definisce l’obbligo per gli amministratori di imprese costituite in forma societaria di avere una PEC. Il vincolo parte dal 1 gennaio dell’anno in questione e i dettagli vengono definiti dall’articolo 1, comma 860. Il quale:

“Modifica l’articolo 5, comma 1, del decreto legge 18 ottobre 2012, numero 179, disponendo l’estensione dell’obbligo di possedere un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) anche agli amministratori di imprese costituite in forma societaria”.

Questo è riportato dai documenti ufficiali del nostro Governo. Si modificano le direttive che estendevano l’obbligo di possedere un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) anche alle imprese individuali e si chiamano in causa i responsabili diretti.

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Perché la PEC obbligatoria per gli amministratori?

C’è un passaggio chiaro all’interno dei documenti governativi per comprendere questa decisione. Secondo il legislatore, infatti, è necessario garantire una comunicazione ufficiale tra i soggetti interessati in una relazione economica. Le email, in alcuni casi, devono essere tracciabili e garantire un buon livello di sicurezza.

Soprattutto se si parla di un rapporto tra imprese e la Pubblica Amministrazione. Come avviene, ad esempio, durante i passaggi per gestire i certificati di origine online. Tutto questo si inserisce nell’obbligo per determinate figure di avere quello che viene tecnicamente definito domicilio digitale. Ovvero, quello che può essere:

“Un indirizzo elettronico eletto presso un servizio di posta elettronica certificata o un servizio elettronico di recapito certificato qualificato valido ai fini delle comunicazioni elettroniche aventi valore legale”.

Quest’obbligo, imposto anche agli amministratori delle aziende, non era atteso e quindi prende alla sprovvista gli operatori che ora corrono ai ripari per essere a norma.

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Quali sono le sanzioni per chi non ha la PEC

Al momento, non è ancora chiaro l’apparato sanzionatorio per chi non procede in questa direzione. Secondo la camera di Commercio di Milano, Monza e Brianza se si inoltra una pratica senza la PEC dell’amministratore delegato è prevista la sospensione per permetterne la regolarizzazione ed evitare il successivo rifiuto. Come risolvere?

Per risolvere questi passaggi puoi chiedere informazioni a noi di SOA che siamo certificatori PEC in ragione della convenzione tra U.NA.P.P.A. – INFOCERT per il rilascio della casella di posta certificata. Vuoi risolvere questo passaggio?