Le esportazioni in Libia sono centrali per molte aziende italiane. Questo perché le relazioni storico/economiche con questo paese del Magreb sono solide, anche se ci sono stati momenti difficili a causa dell’instabilità politica della Libia. Oggi però la situazione sembra ristabilita rispetto agli anni precedenti e anche le istituzioni italiane parlano di un consolidamento della ripresa dei progetti interrotti a causa della rivoluzione del 2011. Un ulteriore segnale di conferma arriva dall’istituzione dell’ACI Libya.
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L’acronimo ACI Libya indica l’Advance Cargo Information, vale a dire un sistema di pre-caricamento delle informazioni appartenenti all’esportatore che semplifica il processo di passaggio in dogana. Ultimamente, abbiamo avuto l’accettazione dell’ACI per l’Egitto: quello per la Libia è un nuovo passo per la gestione snella dell’import-export.
Le informazioni delle aziende italiane (in realtà è un’iniziativa globale) vengono inserite in un database grazie a un’iscrizione volontaria presso aci.customs.gov.ly. Il sito ti consente di iscriverti e verificare i dati in modo da ottenere il numero identificativo ACI.
Il primo passaggio riguarda la definizione del tipo di azienda che rappresenti: esportatore o importatore, più relativi rappresentanti (spedizionieri, doganalisti, compagnie marittime, etc). Poi devi aggiungere tutti i dati aziendali, compresa visura della Camera di Commercio, e inviare il tutto per ottenere l’approvazione.
Una volta ottenuto l’identificativo ACI Libya, bisogna inserire questo parametro sulla polizza di carico. Ovvero il documento che accompagna la merce nel suo tragitto dall’Italia alla Libia e viceversa. Bisogna ricordare che le informazioni inserite sui documenti di esportazione/importazione sono sempre da verificare con attenzione. Anche perché la responsabilità è a carico del cliente (nello specifico dell’esportatore).
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Come spesso accade con i paesi che non fanno parte dell’Unione Europea, le procedure possono essere complesse e articolate. L’ACI Libya può essere un modo per semplificare i passaggi ma al momento non è ancora disponibile.
Anche per questo motivo, può essere sempre utile sfruttare una consulenza doganale approfondita e un supporto per l’ottimizzazione di tutti i documenti necessari, come ad esempio il certificato di origine online che puoi gestire anche in autonomia con programmi specifici come SpeedyCO.