Embargo: come fare certificati di origine per esportare in Russia

11 March , 2022 Commercio Internazionale

Molti clienti SOA, alla luce delle situazioni complesse relative al conflitto in Ucraina, ci chiedono come esportare in Russia. Soprattutto nel momento in cui sono state prese delle decisioni restrittive rispetto al commercio internazionale.

Basta ascoltare un telegiornale o leggere un quotidiano per sapere che i rapporti economici tra l’Unione Europea e la Russia sono quasi del tutto chiusi.

Un problema importante, senza dimenticare la drammaticità della guerra in corso, anche perché Italia e Russia sono partner di primo livello per quanto riguarda il commercio e le esportazioni. Ci sono notizie anche su questo aspetto?

Sospensione del Carnet ATA

La prima notizia arriva da Unioncamere, l’ente che raccoglie tutte le camere di commercio italiane. Secondo fonte ufficiale (www.fi.camcom.gov.it), in relazione all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e delle restrizioni internazionali, è sospeso il rilascio di Carnet ATA verso i tre paesi coinvolti direttamente o indirettamente dal conflitto: Federazione Russa, Ucraina e Bielorussia.

Ricordiamo che il Carnet ATA rappresenta un documento essenziale per le esportazioni temporanee, come ad esempio campionari o materiale professionale.

Da leggere: come fare il visto per la Russia

Procedura per certificati di origine

Le aziende vogliono sapere come esportare in Russia ora che c’è l’embargo. Sappiamo che il rilascio di certificati di origine continua. Quindi è possibile proseguire con il commercio e le esportazioni a patto che si alleghi una dichiarazione.

Questa dichiarazione, deve essere redatta da parte dell’impresa esportatrice. Nel documento viene autocertificato (con atto notorio) che i beni e i destinatari del carico non sono colpiti dalle sanzioni disposte dalla normativa dell’Unione Europea per l’embargo. Qui puoi scaricare il documento in PDF per certificare la merce da esportare.

Questo significa che le aziende dovranno verificare se i beni rientrano nelle categorie soggette a restrizione da parte dell’UE (qui si trovano maggiori informazioni), ma anche da parte della stessa Federazione Russa. Attenzione particolare richiedono i beni a duplice uso, prodotti che possono essere utilizzati anche in campi militari.

Come funzionano i pagamenti

In sintesi, i Carnet ATA sono sospesi ma le certificazioni di origine no. Solo per le merci non sottoposte a embargo. Bisogna anche valutare le dinamiche del pagamento.

Le misure restrittive a livello finanziario, che sono sempre più rigide, potrebbero impedire i pagamenti bancari. Questo significa bloccare il versamento della somma dovuta da parte dei clienti Russi. Ovviamente per ogni chiarimento siamo a disposizione.